Chi siamo

A Taranto dagli anni ’60 esiste il Museo di Storia Naturale “Bios Taras”, che per la varietà di reperti esposti, oltre 4.000 non manca di suscitere interesse nei visitatori. L'esposizione è in pieno centro cittadino. La sua creazione si deve all'impegno e competenza scientifica di Aldo Bianchi, della moglie Anna Fiorenza e del prof.  Paolo Parenzan, figlio del noto biologo Prof. Paolo Parenzan autore dell'opera "Carta d'identità delle conchiglie del Mediterraneo", un vero vademecum per gli studiosi di malacologia di tutto il mondo.






Le collezioni constano principalmente di reperti di entomologia, insetti provenienti da tutto il mondo lasciano i visitatori a bocca aperta per la magnificenza delle forme e dei colori. A far da padrona sono le farfalle esotiche, i meravigliosi Morfidi dell'Amazzonia dalla colorazione metallica si affiancano alla Kallima inachus (detta Farfalla foglia secca), mentre le varie forme di Kaligo, o Farfalla civetta, si accostano all'Attacus atlas che per mimetizzarsi imita la forma di un cobra.
Tra gli insetti coleotteri giganti dalle forme più strane e veri gioielli della natura da sembrare pietre preziose.
Un reparto è dedicato all'esposizione di conchiglie esotiche, qui si possono osservare le forme piu strane come l'ostrica Malleus albus dalla forma di piccozza o il Nautilus pompilius, cefalopode la cui particolare conchiglia a camere stagne ha ispirato il nome del sommergibile del un famoso romanzo di Giulio Verne “20.000 leghe sotto i mari”.


Dal Museo manca la Tridacna gigas donata anni fa all’Arcivescovo Mons. Guglielmo Motolese per destinare le due valve, di oltre 50 chilogrammi, ad acquasantiere ammirabili nella Concattedrale di Taranto





Altro reparto e quello dedicato ai minerali. Tra questi un meteorite, minerali di quarzo dalle varie colorazioni, diversi minerali fluorescenti..... In cilindri di vetro sono conservati esemplari di rettili e pesci abissali.



Nessun commento:

Posta un commento